Una speciale famiglia
Quando ho conosciuto quella che sarebbe divenuta mia moglie, ero veramente molto giovane. Con tutta l’effervescenza, il disincanto e l’impulsività dei diciotto anni, decisi in modo irremovibile di sposarmi con quella ragazza che mi aveva rubato il cuore.
Potrei dire che molto ha giocato il fatto che eravamo entrambi vergini e che il fare l’amore ci aveva letteralmente cambiato le vite ma oggi potrei affermare che non si è trattato solo di sesso ma di destino.
Fui accolto da mia suocera Gerardina in modo molto amichevole. Sicuramente si sarà trattato del fatto che era una donna ancora giovane e molto attraente. Se proprio devo essere onesto, non mi è difficile affermare che tra la figlia e la madre, certamente quest’ultima risultava essere molto più sensuale.
Mia suocera era una vera e propria donna da letto e sapeva di esserlo a pieno titolo.
La figlia, mia moglie, è oggi una ragazza di ventuno anni (uno in meno di me) ed è una cerbiatta ancora in parte acerba che deve apprendere ancora molto dalla vita. Soprattutto in merito al sesso, mia moglie scopa ma si limita a questo e quando le chiedo di farmi un pompino o di darmi il suo culo, ricevo un netto rifiuto che mi fa addirittura sentire inopportuno e in colpa.
Da oltre un anno siamo sposati e per motivi semplici da intuire, siamo andati ad abitare da sua madre che, essendo divorziata da tempo, si è mostrata molto felice di non perdere la sua unica figlia e di adottarmi in un certo senso.
Ovviamente è tutto molto pratico per noi. Mia moglie continua a studiare all’Università mentre io lavoro presso un negozio di articoli sportivi dove guadagno quel che può servire alla mia famiglia fortemente agevolata di non doversi sobbarcare le spese della gestione di una casa.
Gerardina è sempre molto gentile con me e si comporta in casa com’era abituata a farlo anche prima, senza tenere in debito conto il fatto che ora c’è un parente acquisito che sono io. Ma come se nulla fosse, mia suocera va e viene in maniera disinibita senza preoccuparsi di farsi vedere mezza nuda uscire dalla doccia o girare per casa senza alcun imbarazzo.
Ammetto che Gerardina è una grande gnocca con un seno prosperoso del quale ammiro capezzoli perennemente dritti tanto da sfondare t-shirt e camicette. Possiede anche un bel paio di gambe che attirano sguardi assassini da parte di uomini di ogni età e un culo alto e sodo che offre l’impressione di essere un ambito oggetto del desiderio.
Quella strana occasione
Rapporti idilliaci dove ognuno riempiva il suo spazio senza danneggiare quello altrui è quanto dimostrava la compiuta armonia familiare nella quale vivevamo il nostro quotidiano.
Accadde che, per fare uno stage formativo, mia moglie dovette partire per una settimana per soggiornare in una città del Nord, lasciando Gerardina e me completamente soli.
Pensavo che una settimana senza di lei mi sarebbe apparsa lunghissima ma avvenne l’esatto contrario.
La prima sera nella quali cenai da solo con Gerardina, mi resi conto che mia suocera si era truccata in modo speciale e indossava una vestaglia trasparente contrariamente alla sua abitudine di portare una più pratica tuta.
Tutto era reso più interessante dal fatto che potevo vedere senza difficoltà alcuna, l’intimo che aveva scelto quella sera e che si componeva di un corpetto che evidenziava il seno quasi facendolo traboccare, e delle minuscole mutandine a mo’ di tanga brasiliano che lasciavano scoperto il suo meraviglioso culo. Insomma, ci misi poco ad eccitarmi dinnanzi ad una cinquantenne matura che poteva benissimo ricoprire il ruolo di una milf o di una cougar in caccia di cazzi.
Sorvolai su questi desideri impropri cercando di concentrarmi su altro e di visualizzare il viso di mia moglie ma l’eccitazione era davvero molto forte tanto da rendersi evidente.
Gerardina, che se ne era sicuramente accorta, con una scusa mi fece alzare dalla sedia per prendere un qualcosa in frigo e, così facendo, non potevo celare il cazzo duro che si era formato grazie alla visione di tanta provocante bellezza.
“Sei eccitato Gabriele?” disse come se la cosa non la interessasse.
“Stavo pensando a tua figlia” cercai di attutire la provocazione.
Per nulla preoccupata di quella risposta si alzò raggiungendomi al frigorifero e mise la sua mano affusolata sul mio cazzo come per saggiarne le dimensioni.
“Ora ho capito perché mia figlia ti ha sposato. Hai davvero un grande cazzo. Spero che tu lo sappia usare” disse alludendo.
Cercai di abbozzare un sorriso scemo che si spense immediatamente quando Gerardina mi spinse verso la porta del frigo attaccandosi a me e posando la mia mano sopra il suo seno.
“Scopami stronzo!” disse senza repliche.
Si abbassò fino a raggiungere il mio cazzo duro con la sua bocca che iniziò a farmi uno di quei pompini da sempre negatimi da sua figlia. Fu una sensazione celestiale quando le sborrai dentro la calda bocca e lei ingoiò tutto come se fosse una famelica idrovora assetata.
Ma la pompa della quale avevo goduto anziché abbassare i miei stimoli li eccitarono ancor di più e senza alcuna remora, presi Gerardina con determinazione portandola sopra il divano dove la feci mettere a pecorina. Finalmente potevo inculare un grosso e sodo sedere del quale ero padrone. La afferrai per i fianchi torniti in modo da spingerla verso di me per far entrare il cazzo ancora più profondamente, facendo su e giù fin quando non venni un’altra volta dentro di lei. Per nulla sazi, quella porcona continuò a spompinarmi per farmelo tornare duro e poi impalarsi sopra di me steso sul divano dove avevo preso il suo posto. Come una cavalla impazzita, mia suocera mi scopò veramente in modo magistrale squirtando su di me nello stesso momento nel quale io le venivo nuovamente dentro.
Il tempo che rimase prima del rientro di mia moglie volò veloce sempre scopando quella grande troia di Gerardina ben felice di poter condividere il mio cazzo con la ignara figlia.